A cavallo della tigre

Giacinto Rossi è detenuto per simulazione di reato. Un giorno è trasferito in una cella dove altri tre detenuti stanno preparando un tentativo di evasione. Dovendo scontare solo pochi mesi di carcere, non vorrebbe essere coinvolto, ma è costretto dai compagni di cella a seguirli. La fuga riesce e, dopo rocambolesche vicende, Giacinto si rifugia con uno degli evasori su di una nave in demolizione. Vorrebbero emigrare clandestinamente, ma sono senza quattrini. Così Giacinto raggiunge la moglie che convive con un altro uomo, e da questo viene convinto che l'unica cosa da fare è ritornare in prigione. Inoltre, in questo modo, il nuovo convivente della donna intascherebbe la taglia di due milioni che pende sul capo dei due. Alla fine, gli evasi sono arrestati.